Pubblicato da: lefontaneromane | 22 giugno 2010

ASTRAMBIENTE presenta “Bernini e Borromini: colleghi rivali”

Due uomini che tra odio e amore impreziosirono Roma, furono di certo, Borromini e Bernini, due geni totalmente diversi tra di loro: Bernini, uomo di mondo, affabile ed estroverso, Borromini risevato e timido.

 Pensate, forse che tra artisti di questo calibro non poteva esistere rivalità? Pensate che solo oggi i colleghi siano rivali? 

Borromini, dopo essere giunto a Roma, si aspetta di essere nominato dalle fabbriche portate avanti da Maderno, architetto svizzero-italiano, ma i suoi sogni vengono presto infranti poiché quella nomina viene data a Gian Lorenzo Bernini, che lo conferma primo suo assistente, rendendo materiali le sue idee e i suoi disegni; infatti il Borromini esegue i disegni nei marmi alla base del baldacchino di San Pietro, poi gli otto stemmi di Urbano VIII Barberini, caratterizzati dalle famose tre api e dalla raffigurazione per sette volte del viso di una donna gravida che culmina nella testa del bambino che nasce, nell’ultimo stemma. 

 
 
 

Francesco Borromini

Finisce la collaborazione ed inizia la lotta per la commissione dei lavori. Lo scontro reale inizia, però, nel palazzo di Propaganda Fide. Bernini nel 1634 realizza la cappella ovale dei Re Magi e dopo 10 anni tira su la facciata, purtroppo però, tutto questo ad Alessandro VII non piace, ciò permette al Borromini di levare al suo rivale l’incarico.

Gian Lorenzo Bernini

Lo scontro ha inizio. Borromini, soddisfattissimo, fa lavorare tutta una notte i suoi muratori, per ornare la finestra d’angolo del palazzo con due grosse orecchie d’asino, simbolo dell’incapacità di Bernini, poiché la sua casa-studio si trovava proprio davanti al palazzo Propaganda Fide. Bernini, non esita a vendicarsi e la notte dopo scalpella da solo un enorme mensola del cornicione del suo palazzo dandogli la forma di un pene. Le orecchie e il pene rimarranno a lungo nei due palazzi, simboli di uno scontro artistico in atto, finchè le due composizione non vengono “sformate” per garantire più decenza ai due palazzi. Un’altra protagonista dello scontro è Piazza Navona: la fontana dei quattro fiumi di Bernini e la chiesa di S.Agnese del Borromini. Negli attegiamenti delle statue che rappresentano il Nilo e il Rio della Plata, della fontana, si riconosce un senso di disprezzo e orrore nei confronti della chiesa antistante: il Nilo le dà le spalle e si copre il viso, il Rio della Plata alza il braccio sinistro quasi ad evitare un imminente crollo della chiesa e ad indicare alla statua di Santa Agnese di fare attenzione. Ciò che fa credere che questo sia solo una simpatica storia è il fatto che la costruzione della chiesa iniziò nel 1652 per finire nel 1657, mentre la fontana era stata progettata nel 1649 e fu inaugurata due anni dopo.
Selene

Risposte

  1. […] tratto da Astrambiente) Pubblicato […]

  2. […] (From Astrambiente) Pubblicato in: […]


Lascia un commento

Categorie